Lo spreco dell’acqua nella produzione della plastica
Ogni prodotto utilizzato nelle attività quotidiane necessita del consumo di litri e litri d’acqua per essere realizzato. Questa quantità viene definita “hidden water” (acqua nascosta) dal Water Footprint Calculator, organo che si occupa di calcolare l’impronta idrica di prodotti e servizi.
L’hidden water rappresenta una risorsa importante che, se non gestita attraverso soluzioni green, rischia di portare i livelli di spreco dell’acqua a cifre esponenziali. Ma quali sono i materiali a cui bisognerebbe prestare più attenzione per ridurre gli sprechi?
Tra le voci più consistenti dello spreco dell’acqua c’è la produzione della plastica, sia per oggetti dalla vita lunga, sia per quelli monouso, come le bottigliette in PET. Secondo il Water Footprints per la fabbricazione di un chilogrammo del polimero sintetico, si impiegano circa 40 litri di acqua.
Secondo il Water Footprint Calculator, organo deputato al calcolo dell’impronta idrica riconosciuto a livello globale, la produzione di bottigliette di plastica è una delle maggiori cause di spreco dell’acqua.
Per ogni litro d’acqua contenuto in PET, se ne sprecano in media 1,39 solamente per renderla potabile, senza contare quella che finisce nel ciclo di produzione del packaging e nel trasporto delle casse fino ai punti vendita.
Nonostante dal 2013 le quantità di acqua in bottiglia prodotte siano aumentate, i livelli di consumo di acqua di produzione sono rimasti invariati e quelli dell’energia sono scesi, segno che le aziende stanno cercando delle soluzioni più sostenibili.
Il primo passo per diminuire i propri consumi è conoscerli. Il sito Water Footprint Calculator ha creato un test con il quale è possibile conoscere la propria impronta idrica. Attraverso una serie di domande viene calcolato il consumo di acqua giornaliero e vengono forniti anche dei suggerimenti per poterlo diminuire.
La misurazione è accurata in quanto non include solo il consumo dell’acqua del rubinetto ma anche l’acqua utilizzata per la produzione di cibo, elettricità, gas e beni per la casa.
I depuratori domestici sono una delle soluzioni green più interessanti per ridurre il proprio consumo di acqua e non inquinare.
Infatti, permettono di:
- ridurre la propria impronta idrica
- diminuire il consumo di plastica
- evitare la dispersione nell’ambiente di tonnellate di plastica