Alkipaper è il nuovo materiale che sostituisce la plastica
Sul mercato si trovano sempre più alternative alla plastica. Tra queste c’è Alkipaper, un materiale ideato per essere compostabile, biodegradabile e sostenibile che nasce da un processo di economia circolare, direttamente dai residui di produzione industriale cartotecnica.
Grazie a questa nuova green technology sviluppata da Alkivio Ssrl Società Benefit e startup dalla multinazionale Novacart SpA in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, saranno risparmiate all’ambiente tonnellate di polimeri di origine fossile.
Alkipaper è ricavato dai residui della produzione della carta. Può essere colorato ed è in grado di sostituire completamente la plastica con numerose applicazioni.
Dal mondo del packaging all’agricoltura, passando al design e allo sport, anche i settori delle costruzioni, della cosmetica, dell’animal care e tanti altri ne potranno giovare. La sua produzione è molto semplice.
I residui della lavorazione della carta vengono trasformati in granuli (pellet) pronti per rifornire di materia prima le aziende che producono oggetti in plastica.
Il materiale sviluppato per essere compostabile, biodegradabile e sostenibile che prende il nome di Alkipaper può essere impiegato nei processi di stampa a iniezione, estrusione, termoformatura, soffiaggio e stampa 3D. Il vantaggio? È compatibile con gli impianti già esistenti e quindi utilizzabile a livello universale.
La startup Alkivio ha realizzato oltre 90 diverse formulazioni con caratteristiche meccaniche e fisiche differenti, per adattarsi alle esigenze di molteplici aziende produttrici.
Nato grazie alla ricerca nel campo delle green technology, questo materiale fa da apripista verso un nuovo modello produttivo.
L’economia circolare sarà infatti sempre più al centro delle politiche industriali, per creare alternative alla plastica che possano fare del bene al pianeta e raggiungere gli obiettivi dettati dall’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.