L’inquinamento plastico in Italia, qual è la situazione?

L’Italia, che si affaccia per la gran parte dei suoi confini sul Mar Mediterraneo, è uno dei peggiori inquinatori d’Europa ed è il secondo Paese produttore di rifiuti plastici del continente.

I numeri forniti dal WWF sono molto precisi: ogni anno la nazione riversa in natura 0,5 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e ne produce allo stesso tempo 4 milioni di tonnellate.

Il flusso turistico porta a un’incremento del 30% nella produzione di rifiuti plastici, soprattutto nei mesi estivi.

Oltre a essere causa del problema diventa anche parte lesa poiché i rifiuti abbandonati compromettono la salute di mari e spiagge.

L’inquinamento da plastica, dunque, è un problema da non sottovalutare e comprenderne l’entità è il primo passo per intraprendere delle azioni risolutive. Nell’ultimo anno, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (Unep) ha segnalato nero su bianco la strada da seguire per ridurre dell’80% l’inquinamento da plastica entro il 2040.

Tra i punti presi in considerazione vi è quello di eliminare dal commercio tutti gli imballi che non rientrano nel sistema di riciclaggio.

Il cambiamento si basa sostanzialmente su 3 punti fonfamentali: riutilizzo, riciclo e sostituzione.

Nel suo piccolo ogni singolo individuo può adottare dei comportamenti virtuosi che permettono di ridurre la plastica come per esempio:

  • Riutilizzare più volte i sacchetti
  • Comprare detersivi sfusi utilizzando lo stesso contenitore
  • Prediligere gli alimenti freschi e non confezionati
  • Utilizzare le bottiglie di vetro

L’Italia sta adottando diverse iniziative per far fronte al problema dalla plastica. Dal divieto della produzione di sacchetti di plastica non biodegradabili, nel 2020 è stata eliminata ogni traccia di microplastiche nei cosmetici e nel 2019 bannata la vendita di bastoncini cotonati non biodegradabili (che rappresentano l’8% dei rifiuti delle spiagge).

Si tratta di primi passi per raggiungere gli obiettivi prefissati nel 2040 e figurare, finalmente, tra i paesi più virtuosi dell’Unione Europea in tema di riciclo.