Quando è stata inventata la lavatrice? La sua storia fino ad oggi
La prima idea di creare un sistema alternativo per lavare i panni sembra essere stata elaborata nel 1677 dall’inglese John Hoskins.
Hoskins creò un rudimentale cestello in corda, in cui si collocavano i panni e che permetteva di separarli dall’acqua. Tuttavia l’inventore della lavatrice è storicamente un teologo, Jacob Christian Shaffern, il quale nel 1767 mise in pratica la prima idea di centrifuga.
Un meccanismo naturale in base al quale, grazie alla rotazione, si separavano due sostanze di densità differente. In realtà, la lavatrice di Shaffern funzionava per lo più con un principio di sfregamento, che causava spesso dei danni al bucato.
Nella storia delle lavatrice, la data del 1860 segna l’inizio dell’evoluzione che porterà alle versioni odierne. Infatti, il primo macchinario che si avvicina al concetto di lavatrice fu sviluppato dall’ inglese Thomas Bradford.
La sua idea fu quella di costituire una gabbia ottagonale in legno contenuta in una scatola più grande in cui veniva inserita l’acqua saponata.
Il macchinario veniva azionato da una manovella, la quale permetteva alla gabbia interna di muoversi e lavare i vestiti.
Tuttavia, in contemporanea a Bradford un mercante americano, William Blackstone, creò nel 1873 un modello ancora più efficiente, portando gli storici a considerare lui come l’inventore della lavatrice moderna.
La creazione del modello William Blackstone nasce come regalo a sua moglie, al fine di alleggerire il carico dei lavaggi del bucato giornaliero.
La macchina era più sofisticata rispetta alla versione di Bradford, infatti, era costituita da un barile di legno all’interno del quale veniva inserito il bucato, l’acqua e il sapore.
Il sistema poggiava su dei pioli che muovendosi, grazie a un’azione manuale effettuata attraverso una manovella, permettevano di lavare i panni e di separarli dal sapone.
Una versione che ebbe un discreto successo e che venne commercializzato dal mercante, il quale fondò una sua azienda a New York, diventando il primo produttore di lavatrici al mondo.
Con la diffusione della corrente elettrica la storia della lavatrice ha subito una nuova evoluzione. Nacque la prima forma di elettrodomestico elettrico per lavare i panni. L’invenzione è legata al nome di Alva Fisher.
Una versione molto simile a quelle odierne, dato che permetteva la centrifuga e non richiedeva più la forza meccanica.
Ben presto la società Hurley Electric Equipment Company di Fisher portò sul mercato una versione in serie chiamata Thor.
Questo modello aveva però un difetto. Spesso, il motore andava in corto, dato che il cestello non era ben isolato e perdeva acqua.
In ogni caso si era aperta la strada alla creazione di un sistema automatico.
Per arrivare a delle versioni sicure e che diedero forma a quelle moderne, si deve attendere l’intervento di Joe Barlow e John Seeling, proprietari della Speed Queen. Nel 1946 questa versione sbarca anche in Europa e in particolare in Italia.
L’evoluzione tecnologica ha ridotto la grandezza dei motori e dell’elettrodomestico rendendoli più efficienti e con risultati più efficienti. Con gli anni sono stati aggiunti programmi di lavaggio e la possibilità di gestire le varie funzioni.
Inoltre, con lo sviluppo digitale le lavatrici sono diventate smart, prevedendo la programmazione e la possibilità di controllarle attraverso un sistema di domotica.