Inquinamento ambientale causato dalla plastica, in cosa comporta
L’inquinamento ambientale è una problematica che sta destando un grande risconto mediatico.
La tanta attenzione su questo tema è dovuta alla necessità di tutelare il pianeta e di migliorare la qualità complessiva della vita di chi lo abita.
Uno dei fattori che più sta incidendo è la plastica, materiale sempre più utilizzato nelle attività quotidiane, ma che risulta particolarmente inquinante per l’ambiente.
Come si stanno comportando i Paesi per arginare tale condizione e quali sono le soluzioni che si possono adottare per contribuire tra le mura domestiche?
L’incidenza degli Stati sull’inquinamento ambientale
Gli Stati stanno adottando diverse misure per ridurre l’uso della plastica.
Più di 60 Paesi hanno aderito alla campagna globale denominata Clean Seas per combattere i rifiuti e l’inquinamento da plastica negli oceani.
Molti di questi Paesi si sono impegnati a ridurre l’uso della plastica monouso e a eliminarla completamente dalla società attraverso leggi e normative più severe.
Altri promettono maggiori investimenti negli impianti di riciclaggio nazionali e promuovono piani d’azione per prevenire danni agli ambienti costieri e marini.
Inoltre, la Commissione Europea, in futuro, dovrebbe presentare altre proposte utili per affrontare il problema dei rifiuti di plastica, comprese le microplastiche.
Le tematiche da tenere in considerazione per constrastare l’inquinamento
Quando ci si approccia al miglioramento del pianeta è molto difficile non tenere in considerazione quelle che sono le macro-tematiche che caratterizzano tale condizione.
Negli ultimi anni l’attenzione maggiore è stata posta, da parte dei Paesi più grandi, principalmente verso l’inquinamento del mare, le isole di plastica e la plastica monouso.
L’inquinamento dei mari causato dalla plastica
L’inquinamento dei mari è un problema globale che sta minacciando gli ecosistemi marini.
Esistono molte forme di contaminazione, tra cui l’inquinamento chimico, luminoso, acustico e quello provocato dalla plastica.
L’inquinamento da plastica è una forma di contaminazione che danneggia l’ambiente marittimo.
Si stima che ogni anno entrino negli oceani tra 4,8 milioni e 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.
Questi rifiuti possono essere ingeriti da balene, gabbiani, tartarughe marine e altri animali e possono causare danni alla loro salute.
I rifiuti hanno anche un forte impatto sull’inquinamento degli oceani in quanto possono essere restituiti alla terraferma dalle onde e inquinare le spiagge e altre zone costiere.
Cosa sono le isole di plastica
Le isole di plastica sono vaste aree nell’oceano che hanno accumulato nel tempo grandi quantità di rifiuti plastici.
Questi vengono spinti dalle correnti oceaniche e vanno a concentrarsi in determinate zone, dove rimangono intrappolati in vortici acquatici, andando a creare dei veri e propri accumuli.
La più famosa isola di plastica si trova nell’Oceano Pacifico ed è nota come Great Pacific Garbage Patch, con una superficie stimata pari a quella della penisola iberica.
Queste isole di plastica minacciano l’ecosistema e la salute dei nostri mari, incidendo notevolmente anche su quelle che sono le problematiche di salute annesse.
Attualmente non si hanno riscontri numerici definiti sulle conseguenze dell’ingerire alimenti contenenti plastica, ma la presenza della stessa non è sicuramente auspicabile.
Ridurre l’estensione di tale fenomeno può incidere anche sulle isole di plastica.
Eliminare la plastica monouso
La plastica monouso è un materiale che viene utilizzato solamente una volta prima di diventare rifiuto.
Per ridurre il consumo di plastica monouso e limitare la sua dispersione nell’ambiente e negli oceani, l’Unione Europea ha adottato la direttiva SUP (Single Use Plastic) che è entrata in vigore il 14 gennaio 2022.
In questo modo si dovrebbero ottenere risultati concreti per la riduzione della plastica monouso.
La direttiva identifica quell’intervento normativo che vieta l’impiego di specifici prodotti in plastica monouso per i quali non vi sono reali altenative in commercio.
Ecogenia vuole aiutare il nostro paese con gesti concreti
Affinché si possa contribuire alla riduzione della plastica, Ecogenia propone diverse soluzioni efficaci:
- I depuratori acqua domestici
- L’ozonizzatore domestico
In cosa consiste il depuratore d’acqua domestico
L’acqua che esce dal rubinetto di casa è potabile buona da bere e da utilizzare, ma potrebbero esserci al suo interno delle sostanze nominate indesiderate a causa delle tubature datate che potrebbero andare a cambiare il sapore della nostra acqua.
Proprio per questo esistono i purificatori d’acqua che sono degli impianti che vengono posizionati in cucina e che permettono di far uscire dal rubinetto acqua pura e leggera.
Alcuni impianti dispongono anche di acqua frizzante, questo per soddisfare le esigenze di tutti.
In questo modo si riduce il consumo di plastica, eliminando l’acquisto delle stesse contrastando quindi l’inquinamento ambientale.
L’ozonizzatore domestico Igenial per la tua lavatrice
Ecogenia ha una visione a 360° e sensibile alla tematica dell’inquinamento, trova importante eliminare anche la plastica durante i lavaggi in lavatrice.
Utilizzando un ozonizzatore domestico, si utilizzerà acqua con ozono per lavare e disinfettare i capi, riducendo in primis le confezioni di plastica contenente i detersivi e inoltre i lavaggi saranno totalmente ecologici.
L’azienda Ecogenia attiva da tanti anni sul mercato dispone di soluzioni ecologiche , all’avanguardia in diversi settori.
L’importanza dell’ambiente è al primo posto