Quale plastica è riciclabile?
Smaltire correttamente gli oggetti e i packaging esausti è fondamentale per salvaguardare l’ambiente e permettere di riciclare correttamente i materiali.
Ecco una guida semplice per orientarsi a casa e conoscere i simboli del riciclo plastica.
Chi pensa che tutta la plastica sia riciclabile dovrà ricredersi, infatti non tutta può essere inserita a cuor leggero nel cestino della raccolta differenziata.
Corepla ha stilato una classifica degli oggetti in plastica riciclabile che possono essere gettati nella raccolta differenziata.
Ecco i principali:
- Bicchieri monouso
- Blister e involucri sagomati
- Bottigliette in PET
- Bottiglie di olio
- Buste di patatine, pasta, caramelle, surgelati e verdure
- Barattolini di yogurt, salse e creme
- Pellicole di plastica
- Flaconi di detersivi e dispenser
- Pluriball e chips in polistirolo
- Reti per frutta e verdura
- Sacchi per alimenti animali
- Vasi per fiori
- Vaschette per alimenti
La plastica biodegradabile e compostabile non deve essere inserita nella raccolta differenziata dei polimeri sintetici, ma va gettata nel cestino dei rifiuti organici.
Ci sono poi altri oggetti che non possono stare insieme alla plastica riciclabile, ma che vanno inseriti nell’indifferenziata:
- Bacinelle
- Barattoli
- Cancelleria
- Cartelline in plastica
- CD e DVD
- Piccoli elettrodomestici
- Guanti, mascherine e dispositivi medicali
- Occhiali
- Palloni
- Pannolini
- Penne ed evidenziatori
- Tubi per l’irrigazione del giardino
- Vasi
Andando più a fondo, è importante conoscere anche quali sono le tipologie di polimeri sintetici che possono dare vita a nuovi oggetti e quali no.
Ogni diverso materiale plastico è compreso in una classificazione stilata dalla SPI (Society of Plastics Industry) con un numero che va da 1 a 7.
La plastica riciclabile è compresa dall’1 al 6, mentre con il 7 si indica quella che non può essere assolutamente gettata nella raccolta differenziata.
Per aiutare i consumatori con la raccolta differenziata, il Dlgs del 3 settembre 2020 ha reso obbligatoria la cosiddetta “etichettatura ambientale”.
Si tratta di un sistema universale che impone alle aziende produttrici di esporre in modo chiaro i materiali con cui gli imballaggi sono prodotti.
Le informazioni necessarie sono:
- Tipologia di imballo
- Sigla del materiale (PVC, PET ecc)
- Indicazioni sulla raccolta differenziata
Quando si è indecisi sulla plastica riciclabile, è quindi bene cercare l’etichetta e individuare un simbolo triangolare composto da tre frecce (il classico triangolino del riciclo detto anche “ciclo di Möbius”).
Al suo interno sarà indicato il codice SPI, se c’è solamente il numero 7, in definitiva, dovrà stare alla larga dal bidone della raccolta differenziata.