Il residuo fisso nell'acqua

Residuo fisso acqua che cos’è e qual è l’impatto sulla salute

Il residuo fisso nell'acqua

Il residuo fisso rappresenta la quantità di oligoelementi e sali minerali disciolti nell’acqua.

L’analisi viene effettuata al termine dei processi d’evaporazione ed essiccamento, a una temperatura di 180°C.

Il campione esaminato (di solito pari a 1 litro) viene precedentemente filtrato, al fine di eliminare eventuali sospensioni. Ciò che resta viene misurato e il risultato trovato è espresso in milligrammi per litro. Il residuo fisso, dunque, consente di identificare le acque povere di sali da quelle ricche.

Il Decreto Legislativo 31 del 2011 definisce in modo esaustivo le regole inerenti la qualità dell’acqua distribuita tramite la rete idrica dell’acquedotto e destinata al consumo umano, fissando il valore massimo consentito del residuo fisso a 1500mg/l.

In base al valore di questo parametro si definiscono perciò diverse tipologie di acqua:

  • Minimamente mineralizzata (residuo inferiore a 50 mg/L): si tratta di un’acqua povera di sali e altamente digeribile, l’ideale anche per i neonati.
  • Oligominerale o leggermente mineralizzata (residuo compreso tra 50 e 500 mg/L): fornisce un buon apporto di sali minerali.
  • Minerale (valore compreso tra 501 e 1500 mg/L): è perfetta per le persone anziane e i soggetti che praticano attività fisica.

I valori del residuo fisso

Un alto residuo fisso, in linea generale, non nuoce alla salute ma ogni individuo deve sempre scegliere l’acqua sulla base delle proprie esigenze e del proprio stile di vita.

Esistono, per esempio, alcune limitazioni per i soggetti affetti da calcolosi renale e ipertensione arteriosa.

I primi devono, infatti, prediligere acque povere di sali perché queste stimolano la diuresi. Queste sono povere di sodio e sono quindi perfette per le persone ipertese che notoriamente devono privilegiare un regime alimentare iposodico.

Residui fissi elevati nell’acqua possono, inoltre, influire sulla salute degli organi deputati all’eliminazione di scorie e tossine.

Un’acqua con un alto tenore di sali è, invece, l’ideale per tutti coloro che si dedicano a un’attività sportiva: una maggiore mineralizzazione consente di recuperare quanto perso nel corso dell’allenamento.

Il residuo fisso nell’acqua del rubinetto è notoriamente ingente, ma fortunatamente può essere ridotto tramite l’osmosi inversa con i dispositivi di Acqualife.

Il prodotto finale è leggero, ma soprattutto privo di batteri e virus, con una riduzione del 99% delle sostanze disciolte.

Questo trattamento è completamente naturale, non altera la struttura dell’acqua e può essere regolato a piacimento al fine di avere la concentrazione desiderata di minerali.

Le scorie vengono eliminate e l’acqua che esce dal rubinetto è di alta qualità.