I valori dell’acqua potabile, conoscere cosa si beve è importante
Idratarsi è fondamentale per permettere all’organismo di funzionare nel modo corretto e mantenerlo in salute.
Ma non tutte le acque sono uguali e, per stare tranquilli e assicurarsi di utilizzarne una di qualità per bere e cucinare, è necessario conoscere i valori dell’acqua potabile.
Conducibilità, durezza, ph e residuo fisso sono i parametri da tenere sotto controllo. Ecco perché.
Quando l’acqua si definisce potabile
L’acqua del rubinetto è potabile, ma che cos’è che la rende tale? Questa definizione comprende un liquido trasparente, inodore e insapore privo di sostanze e batteri che potrebbero nuocere alla salute umana.
I valori dell’acqua potabile sono quindi degli indicatori della sua qualità e vengono tenuti costantemente sotto controllo per garantire ai cittadini la sicurezza della rete idrica pubblica.
Le più recenti normative indicano quali sono i parametri e le sostanze potenzialmente dannose, fissandone i limiti di concentrazione.
In particolare, la qualità dell’acqua destinata al consumo umano viene regolata dal Decreto Legislativo 31 del 2001, che recepisce la Direttiva 98/83/CE, presa in esame per tutte le acque adibite al consumo, all’utilizzo domestico e all’impiego nelle imprese del settore alimentare.
Quando si parla di “consumo umano”, il Ministero della Salute specifica che questo non è legato solo all’impiego per cucinare e bere, bensì si riferisce anche al contatto con il corpo umano che può avvenire, per esempio, durante le operazioni di igiene personale, influendo sulla salute dei soggetti più sensibili come i bambini, le persone affette da patologie e gli anziani.
Valori acqua potabile, le novità del 2023
Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il 23 dicembre 2020 è stata pubblicata la nuova Direttiva UE 2020/2184 che ha sostituito la precedente 98/83/CE a partire dal 12 gennaio del 2023.
Il Ministero della Salute riporta i punti fondamentali di questo nuovo regolamento, mirato a tutelare in maniera ancora più efficiente la salute umana da eventuali contaminazioni delle acque destinare al consumo umano.
Tra le tante innovazioni c’è una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini, che possono avere accesso a informazioni sempre aggiornate sulle risorse idriche a loro disposizione.
Quali sono i valori di una buona acqua
I valori acqua potabile a cui si fa generalmente riferimento per determinare la qualità del liquido sono quattro:
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- Residuo fisso
- Ph
- Durezza
- Conducibilità
Valori acqua potabile, il residuo fisso
Con il termine residuo fisso acqua viene indicato l’indice TDS (total dissolved solids) ovvero la quantità di solidi disciolti misurata dopo aver fatto evaporare dell’acqua filtrata in un contenitore di platino tarato. Si misura in mg/l e consente di classificare le acque potabili.
In base al residuo fisso l’acqua può essere:
- Minimamente mineralizzata (<50 mg/l). Si tratta di un’acqua estremamente leggera, con una bassissima percentuale di sali minerali, consigliata per chi soffre di ipertensione ed è soggetto allo sviluppo di calcoli renali.
- Leggermente mineralizzata (<500 mg/l). Grazie alle basse percentuali di sodio, è in grado di stimolare la diuresi e prevenire calcolosi e ipertensione.
- Mediamente minerale (<1000 mg/l). Con la sua buona percentuale di sali minerali è perfetta per reintegrare quelli che si perdono con la sudorazione ed è quindi adatta agli sportivi.
- Ricca di sali minerali (>1.000 mg/l). La sua assunzione viene spesso consigliata da medici e nutrizionisti per l’alta presenza di sali minerali.Il residuo fisso è un importante parametro da conoscere e controllare poiché, i sali disciolti nell’acqua, possono essere assorbiti dall’organismoazione dell’acqua al punto d’uso, come Acqualife.
Qual è il ph migliore per l’acqua da bere
Con la sigla ph viene indicato il grado di alcalinità o di acidità dell’acqua, espresso con valori numerici che vanno da 0 (acido) a 14 (basico).
Nel mezzo di questa scala, al valore 7 corrisponde la neutralità dell’acqua.
Il ph dell’acqua potabile, dunque, deve essere compreso tra 6,5 e 8 e permette di preservare l’alcalinità, prevenendo situazioni di disagio e insorgenza di patologie dovute al consumo di un liquido troppo acido.
Durezza dell’acqua
Il contenuto di sali alcalini come calcio e magnesio determina la durezza dell’acqua. Questo parametro si calcola con l’unità di misura dei gradi francesi e definisce:
- Acqua molto dolce (0-4)
- Acqua dolce (4-8)
- Acqua di media durezza (8-12)
- Acqua discretamente dura (12-18)
- Acqua dura (18-30)
- Acqua molto dura (>30)
In presenza di acqua troppo dura si interviene con addolcitori poiché, a lungo andare, il suo consumo potrebbe portare all’insorgenza di disturbi.
Valori acqua potabile, la conducibilità
Tra i parametri che indicano se l’acqua del rubinetto è potabile e di qualità c’è infine la conducibilità ovvero la capacità del liquido di condurre corrente.
Questo valore viene misurato in micro Siemens per centimetro ed è strettamente correlato alla quantità di sali presenti nell’acqua.
Tanto più questi saranno numerosi, tanto il valore di conducibilità sarà maggiore.
Il Ministero della Salute Italiana fissa come parametro limite quello di 2500 µS/cm per poter definire un’acqua potabile.
Conoscere la qualità dell’acqua di casa
Anche se non tutti i valori sopra indicati possono essere conosciuti senza effettuare analisi approfondite sull’acqua di casa, un test gratuito dell’acqua può già fornire un buon quadro sulla qualità del liquido che scorre dal rubinetto.
Per effettuarlo, è possibile rivolgersi ad aziende che operano nel settore della depurazione dell’acqua al punto d’uso, come Ecogenia.