News sui prodotti ed eventi per la depurazione a osmosi inversa dell’acqua

Osmosi inversa come funziona e cos’è

L’osmosi inversa è una tecnologia utilizzata per purificare l’acqua che viene impiegata su larga scala sia a livello domestico, sia industriale. È in grado di eliminare una vasta gamma di sostanze indesiderate, migliorando la qualità dell’acqua e il suo sapore, oltre a renderla inodore.

Un impianto osmosi inversa è un dispositivo tecnologico che non tutti conoscono a fondo.

Ecco quindi come funziona, quali elementi è in grado di eliminare e quali sono i suoi principali pro e contro.

Cos’è l’osmosi inversa

L’osmosi inversa è un processo di filtrazione dell’acqua potabile che sfrutta delle membrane semipermeabili per trattenere eventuali impurità.

Grazie a una leggera pressione, il depuratore a osmosi inversa spinge l’acqua che scorre dalle tubazioni attraverso queste pellicole, sfruttando il movimento per separare le sostanze indesiderate e restituire un’acqua di qualità.

All’interno dell’impianto si troverà quindi l’acqua piena di impurità, che verrà smaltita direttamente nello scarico e quella leggera e di qualità, che verrà invece indirizzata verso il rubinetto.

Qual è la sua funzione?

La funzione principale di un impianto osmosi inversa è quella di rendere leggera e di qualità l’acqua potabile, rimuovendo eventuali impurità che questa può incontrare scorrendo nelle tubazioni degli edifici privati, spesso obsoleti o trascurati a livello di manutenzione.

L’acqua potabile del Sindaco, infatti, subisce numerosi controlli nel suo tragitto dall’acquedotto alle case ma, una volta arrivata all’interno delle abitazioni, risulta fuori dal controllo del Comune e potrebbe raccogliere sostanze come metalli pesanti, cloro, pesticidi, batteri e virus.

Il processo di osmosi inversa migliora il sapore dell’acqua ed elimina eventuali cattivi odori, rendendola l’ingrediente perfetto per cucinare e un liquido che contribuisce al benessere di tutta la famiglia.

Come funziona l’osmosi inversa

Il depuratore a osmosi inversa è costituito da diversi livelli di filtrazione, che si ottengono tramite il passaggio del liquido attraverso più membrane osmotiche.

Queste sono in grado di rimuovere sedimenti e particelle di grandi dimensioni, e, grazie ai carboni attivi, eliminare il cloro e diversi altri composti chimici. Infine, l’impianto osmosi inversa constente di regolare il residuo fisso all’interno dell’acqua.

Il flusso dell'osmosi inversa

Cosa elimina questo processo?

L’osmosi inversa è molto efficace nel rimuovere una vasta gamma di sostanze.

Queste sono le principali:

  • Sali minerali disciolti, tra cui sodio, cloruro e calcio. Questi ultimi, in particolare, agiscono sulla durezza dell’acqua
  • Metalli pesanti come piombo, arsenico, mercurio e cadmio
  • Clorati impiegati per disinfettare l’acqua, che possono comprometterne il gusto
  • Nitrati e nitriti che penetrano nelle falde acquifere a causa dell’utilizzo di fertilizzanti
  • Batteri, virus e microrganismi patogeni

I pro e contro dell’osmosi inversa

Prima di installare un impianto a osmosi inversa, è bene valutare attentamente quelli che sono i suoi vantaggi e compararli con gli svantaggi.

Qui un elenco dei più significativi.

Benefici

  • Acqua di qualità sempre a disposizione: grazie alle membrane osmotiche, gli impianti di purificazione domestica grantiscono l’accesso a un’acqua buona e priva di eventuali impurità;
  • Buon sapore: grazie alla regolazione del residuo fisso e all’eliminazione di possibili tracce di cloro e altri sedimenti, l’acqua ottenuta attraverso un depuratore a osmosi inversa ha un buon sapore;
  • Depurazione del corpo: un’acqua di qualità aiuta l’organismo a depurarsi in modo più efficace;
  • Sicurezza: l’acqua del rubinetto ti lascia senza pensieri poiché controllata, mentre quella in bottiglia, se mal stoccata e sottoposta a calore e luce diretta del sole, può rilasciare microplastiche;
  • Risparmio: con un impianto a osmosi inversa non sarà più necessario acquistare le casse d’acqua, eliminando anche il trasporto e lo stoccaggio;
  • Sostenibilità: grazie al purificatore si possono risparmiare all’ambiente tonnellate di plastica che, se non smaltita correttamente, è tra le principali cause di inquinamento;
  • Comodità: l’acqua di qualità è sempre a portata di rubinetto.

Le microplastiche nell'acqua del rubinetto

Svantaggi

  • Manutenzione ordinaria: per garantire il suo funzionamento a regola d’arte, il depuratore a osmosi inversa richiede una regolare manutenzione per il cambio dei filtri e la pulizia dell’impianto ( però solitamente viene ricordato dal fornitore);
  • Manutenzione straordinaria: in caso di guasti è necessario l’intervento di un tecnico per sostituire eventuali componenti danneggiati;
  • Ingombro: per installare il depuratore è necessario dello spazio libero in cucina: sotto al lavello, sotto zoccolo oppure sopra al top.

Perché scegliere l’osmosi inversa

L’impianto osmosi inversa è tra le soluzioni più efficaci per la purificazione dell’acqua, facilmente installabile in cucina grazie all’intervento di esperti che lo collegano direttamente nella tua cucina.

Prima di scegliere il modello più adatto, è consigliato eseguire un test dell’acqua di casa per valutarne la qualità, per poi seguire i consigli di un esperto in merito alla portata dell’impianto più idonea ai consumi di tutta la famiglia.

Acqua frizzante dal rubinetto di casa, che funzione ha il depuratore domestico?

Avere a disposizione acqua frizzante dal rubinetto è semplice se si decide di installare un depuratore domestico.

Attraverso la purificazione del liquido e la gasatura dell’acqua, bicchieri, caraffe e borracce possono essere riempiti velocemente per soddisfare la sete di ogni membro della famiglia.

Ma come funziona il depuratore acqua frizzante? Qui una guida utile.

Acqua frizzante dal rubinetto, come funziona il gasatore

La gasatura acqua domestica si può ottenere con apparecchi detti gasatori, integrati all’interno di purificatori a osmosi inversa.

Si tratta di dispositivi in grado di rendere effervescente l’acqua semplicemente sciogliendo al suo interno dell’anidride carbonica.

Questo gas molto solubile si discioglie in grandi quantità all’interno dell’acqua grazie a una pressione più alta di quella naturale.

Una volta che la pressione ritorna alla normalità, la CO2 riacquista il suo stato gassoso e forma le famigerate bollicine, capaci di stuzzicare il palato durante la bevuta.

Come fare l’acqua frizzante a casa

Grazie al depuratore con frigogasatore integrato, è possibile avere in casa un sistema di purificazione che consente di scegliere tra acqua liscia, temperatura ambiente, gassata e fredda.

Il suo frigo interno, infatti, abbassa la temperatura dell’acqua e vi unisce la CO2, in modo da dare una profonda gasatura al liquido.

acqua frizzante in casa

Depuratore acqua frizzante, le caratteristiche

Il depuratore acqua frizzante è solitamente dotato di diversi comandi, collegati a un innovativo sistema di controllo della temperatura. Grazie a questo si può scegliere di erogare acqua fredda e/o gassata al bisogno.

Per prima cosa, le membrane osmotiche all’interno del depuratore acqua frizzante trattengono eventuali sostanze indesiderate che si trovano nell’acqua del rubinetto.

Il liquido concrentrato di sali viene scartato, mentre il permeato passa attraverso un regolatore di salinità, che permette di scegliere il valore del residuo fisso dell’acqua. In questo modo l’acqua può incontrare tutti i gusti e fornire il giusto quantitativo di sali minerali.

Dopodiché, il gasatore consente di iniettare anidride carbonica nel flusso dell’acqua, restituendo acqua gassata direttamente dall’erogatore.

Gasatura acqua, con il purificatore c’è più gusto

Combinare osmosi inversa e frigogasatore è la formula vincente dei purificatori domestici.

L’azione combinata consente quindi di avere sempre a portata di mano un’acqua di qualità, con il livello di gasatura desiderato e alla temperatura che più aggrada tutta la famiglia.Prova le soluzioni all’avanguardia di Ecogenia.

La sostenibilità ambientale vista con gli occhi dei bambini

La sostenibilità ambientale permette di mantenere in equilibrio l’ecosistema naturale ed è una tematica che sempre più si cerca di raccontare ai bambini.

Educarli ad avere attenzione per l’ambiente e cura per ogni essere vivente è necessario per costruire un futuro migliore.

Nel corso di ogni anno scolastico si parla della sostenibilità ambientale attraverso numerose attività didattiche ed extra didattiche, molte volte toccando con mano le problematiche che affliggono il nostro pianeta.

Esistono numerosi libri dedicati a questi temi e negli utlimi 15 anni anche il cinema comprende titoli che narrano di problematiche ambientali e soluzioni green.

Ma quali sono i cartoni animti e i film per ragazzi focalizzati su ecologia e sostenibilità?

La sostenibilità ambientale raccontata con i cartoni animati

Ecco una lista di cartoni animati e film consigliati ai bambini / ragazzi per aiutarli a crescere con una prospettiva più green, rispettosi del pianeta e della biodiversità.

Mia e il migù, 2008

Ambientato nell’America del Sud, questo film parla di Mia, che parte alla ricerca del padre che lavora in un enorme cantiere nel quale si sta trasformando una porzione della foresta tropicale in un lussuoso complesso alberghiero.

Mia durante il suo viaggio nella ricerca del padre, si troverà circondata da misteriose creature che le permetteranno di conoscere la forza e la meraviglia della natura incontaminata.

Mia e il Migu'

Wall-E, 2008

Ambientata in un futuro lontano, la pellicola racconta di Wall-e. Si tratta di un robot, unico abitante del Pianeta terra, abbandonato dagli esseri umani a causa dell’eccessivo inquinamento e di un enorme accumulo di rifiuti.

Un giorno arriva sulla Terra il robot E.V.E. che fa innamorare Wall-e e vivono così mille avventute che cambieranno il loro destino e quello dell’umanità.

The Lorax – Il guardiano della foresta, 2012

Questo cartone animato è stato prodotto in seguito al quarto libro scritto da Dr. Seuss. In questa storia la matrice è l’ecologia e parla di Ted che è nato e cresciuto in una cittadina piena di plastica e senza vegetazione.

Ted si innamora di una ragazza che sente la mancanza del verde e quindi fà di tutto per recupere alberi e vegetazione pur di realizzare il sogno della ragazza.

A mettere i bastoni fra le ruote al ragazzo sarà un magnate locale, che non ha nessun interesse a promuovere il ritorno della fotosintesi.

una città piena di plastica

Mia e il Leone Bianco, 2018

Mia è una ragazza di 11 anni che vive con i genitori, i quali possiedono un allevamento di leoni. A seguito di mille vicende la ragazza trova serenità con Charlie un leone bianco con cui avrà un legame speciale.

Dopo anni Charlie diventa adulto e causa molte preoccupoazioni ai genitori a causa del suo forte istinto animale.

Così il leone viene rinchiuso e Mia non accetta questa azione da parte del padre, che tenta anche di venderlo al miglior offerente dopo il ferimento del fratello Mick.

Mia così sceglie di scappare insieme a Charlie per poi portarlo alla Riserva Naturale di Timbavati per garantigli una totale protezione.

Pallino e le meraviglie della barriera corallina, 2021

L’obiettivo principale di questo cartone animanto è far conoscere l’ecosistema marino con le migliaia forme di vita che ospita. Pallino, un piccolissimo pesciolino, è il protagonista di mille avventure fin dalla sua tenera età.

La storia lo mostra alle prese con il mare, alla scoperta del mond dei coralli e narra di come sia difficile la sopravvivenza per le diverse specie viventi.

la vita dei mari

La Biennale di Venezia premia la difesa dell’ambiente

Quelli elencati qui sopra sono solo alcuni dei film e cartoni animati che avvicinano i bambini e i ragazzi al tema della sostenibilità ambientale.

Anche la Biennale di Venezia dal 2011, durante la Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica, premia le azioni green e la deuncia verso i cambiamenti climatici con il Premio Inclusione e sostenibilità edipo Re, che viene conferito al film che meglio dimostri i valori legati alla difesa dell’ambiente.

I purificatori d’acqua di Acqualife, gli impianti per le famiglie e non solo

Esistono tanti purificatori d’acqua per quante sono le esigenze domestiche (e non solo).

Avere acqua buona da bere e per cucinare è semplice con un depuratore d’acqua casa e per gli uffici, che permette di scegliere tra la versione liscia e frizzante ed evita l’acquisto e il trasporto di pesanti casse d’acqua, così come il loro stoccaggio.

Purificatori d’acqua, perché affidarsi ad Acqualife

Scelta da oltre 85mila famiglie italiane, Acqualife unisce la maestria del made in Italy a un’attenta cura delle famiglie green che decidono di installare un depuratore per avere sempre a disposizione acqua buona da bere.

Prodotti di qualità e assistenza sono garantiti da un pool di professionisti sempre aggiornati, capaci di accompagnare le famiglie e le aziende in ogni fase della scelta dei purificatori d’acqua: dal test dell’acqua fino alla manutenzione periodica.

Ma quale dispositivo scegliere? Le opzioni sono davvero tante e vanno dal depuratore d’acqua casa con differenti tecnologie di filtrazione ai depuratori d’acqua per uffici e per attività ricettive, pensati per volumi di consumo più ampi. Ecco qui una guida ai dispositivi di trattamento acqua al punto d’uso di Acqualife.

bere acqua leggera e fresca

Depuratore d’acqua casa, le opzioni di Acqualife

La più celebre gamma di purificatori d’acqua di Acqualife è sicuramente Gold Slim.

Gold Slim

La versione Gold Slim 60 identifica un purificatore che può essere installato in diverse posizioni: da sottozoccolo a sottobanco, con una portata di 60 litri d’acqua all’ora.

Il modello Gold Slim 90, invece, garantisce ben 90 litri all’ora e utilizza, come il precedente, la tecnologia dell’osmosi inversa per rendere l’acqua di casa libera da eventuali impurità incontrate nelle tubazioni del proprio edificio.

Per famiglie numerose, la soluzione ideale è Gold Slim 120 che, con le sue tre membrane osmotiche, consente di purificare 120 litri all’ora di acqua del rubinetto di casa.

OsmoFiorgas e FrigoFiorgas

Chi non rinuncia all’acqua gassata e vuole averla sempre a disposizione fredda, può scegliere OsmoFiorgas, dispositivo da posizionare sotto al lavello, grazie alle sue ridotte dimensioni. Dalla forma più affusolata, FrigoFiorgas è un depuratore d’acqua casa che sfrutta la tecnologia della microfiltrazione per ridurre le possibili sostanze indesiderate dal liquido che arriva direttamente dal rubinetto.

Depura

Chi preferisce iniziare con dispositivo a ultrafiltrazione può dedicarsi a far ridurre eventuali tracce di impurità dall’acqua del rubinetto con Depura. Dispositivo dalla semplice installazione, ha un design compatto, che permette di collocarlo anche sopra banco, nei pressi del lavello della cucina.

FrigoGas Ice

Da posizionare sopra al top della cucina, FrigoGas Ice è uno dei dispositivi entry level della gamma Acqualife che, con l’azionamento di un pulsante, consente di erogare acqua fredda e frizzante. Il collegamento alla rete idrica e la microfiltrazione ne consentono un uso rapido e in sicurezza.

FiordAcqua

Il purificatore FiordAcqua, modello basico di Acqualife, permette di evitare qualsiasi collegamento alla rete elettrica e può essere facilmente riposizionato all’interno della cucina.

Gold slim 60-90-120 di Acqualife

Depuratori d’acqua per uffici

Le aziende più green mettono a disposizione dei propri dipendenti dei purificatori per garantire loro acqua buona da bere tutto il giorno, senza dover acquistare acqua in bottigliette di PET.

Ecco quali sono i modelli che Acqualife propone alle imprese.

J Class

Questo dispositivo coniuga funzionalità ed estetica e permette di erogare acqua fredda, temperatura ambiente e gassata. J Class è disponibile nella versione da 30 o 45 litri orari con erogazione alla spina, rubinetto o controllo elettronico.

Hi Class

Il depuratore d’acqua per uffici Hi Class è dotato di un sistema di microfiltrazione che rende l’acqua inodore e riduce le eventuali impurità.

A scelta, può essere implementato con tecnologia a ultrafiltrazione oppure osmosi inversa. Il suo design compatto e il look total black lo rendono perfetto per arredare aree relax e kitchenette aziendali.

River

Pensato per aree ad alta percorrenza, River è un comodo purificatore d’acqua buona da bere grazie al sistema di microfiltrazione. Può essere dotato di erogatore a collo di cigno o di zampillo che, azionato da un comodo pedale, permette di attingervi anche con le mani occupate.

Aquality

Tra i depuratori d’acqua per uffici, Aquality ha un design contemporaneo e un sistema di raffreddamento a banco di ghiaccio nella versione premium da 28 litri all’ora.
Purificatori d’acqua per ristoranti e strutture ricettive

Avere un purificatore al ristorante e all’interno di strutture ricettive è un grande risparmio economico per chi conduce l’attività. Inoltre, i clienti possono beneficiare di acqua buona da bere per tutelare il proprio benessere. Ecco i modelli più interessanti di Acqualife.

J Class e Hi Class

J Class e Hi Class, depuratori d’acqua per uffici, sono ideali anche per le attività ricettive e hanno le medesime caratteristiche descritte nel paragrafo precedente.

Niagara

Il refrigeratore d’acqua al punto d’uso Niagara offre efficienza e permette di purificare grandi quantità di acqua, servendola ai tavoli all’interno di comode caraffe. Disponibile nella versione sovrabanco, sottobanco e a colonna, eroga acqua fredda con una temperatura regolabile, compresa fra 3 e 10°C, mentre è possibile anche scegliere il livello di gasatura.

BigLife

La sua scocca in acciaio inox rappresenta il massimo del design unito alla tecnologia dei purificatori d’acqua. Il suo utilizzo è facilitato da un’interfaccia elettronica protetta da verro con comandi touch sensitive. Può essere dotato di gasatore, sistema di autodiagnostica, tre opzioni di erogazione tra cui acqua ambiente, fredda e gassata.

erogatore per ufficio hi class

Hai mai fatto il test dell’acqua potabile di casa tua?

Conoscere la qualità dell’acqua di casa è fondamentale per capire se si necessita di un purificatore che la renda leggera e di qualità.

Grazie a un test dell’acqua potabile è possibile misurare durezza dell’acqua, residuo fisso e conducibilità.

Ecco in che cosa consiste e perché è importante effettuarne uno senza impegno.

L’acqua di casa è potabile?

La risposta è si, poiché l’acqua che scorre dal rubinetto arriva dagli impianti comunali, sottoposti a rigidi controlli che indicano i limiti massimi di presenza di alcune sostanze che potrebbero influire sulla salute umana.

Tra l’altro, l’acqua in Italia è tra le più controllate e il nostro Paese vanta quindi un’alta qualità dell’acqua potabile.

I controlli, però, si fermano nel momento in cui l’acqua entra nelle tubazioni degli edifici privati. Qui, a causa di perdite o tubazioni obsolete, potrebbe raccogliere sostanze indesiderate, che andrebbero inevitabilmente a inficiare sulla sua leggerezza.

Ecco perché misurare durezza, residuo fisso acqua e conducibilità con un test dell’acqua potabile è importante. I risultati consentiranno di effettuare una scelta per il benessere di tutta la famiglia e dell’ambiente.

L'acqua che arriva nelle nostre case è potabile

Test dell’acqua potabile: come capire se l’acqua di casa è buona

Per comprendere la qualità dell’acqua, fino a pochi decenni fa ci si basava solamente su analisi organolettiche, ovvero sulla sua valutazione tramite vista, olfatto e gusto, determinando in maniera superficiale se l’acqua fosse limpida, incolore, inodore e insapore.

Questo non è sufficiente poiché due bicchieri d’acqua all’apparenza identici possono avere conseguenze nettamente diverse per l’organismo umano.

Appare chiaro come l’acqua potabile possa non essere considerata salutare dal punto di vista medico, se non sia priva di qualsiasi sostanza indesiderata.

Ecco perché è fondamentale conoscere la qualità dell’acqua del rubinetto della propria abitazione e, nel caso in cui si tratti di un liquido di bassa qualità, intervenire immediatamente per renderlo migliore.

Come fare il test dell’acqua

Acqualife, azienda leader nel trattamento delle acque al punto d’uso parte del gruppo Ecogenia, aiuta da anni le famiglie italiane a comprendere se l’acqua di casa è buona, leggera e salutare.

Per farlo si avvale della collaborazione di Tab, Tecnici Ambientali in Biosicurezza che, senza impegno, effettuano test dell’acqua a domicilio e in maniera gratuita.

In questo modo è possibile conoscere in tempo reale la qualità del liquido che scorre dal rubinetto di casa e capire come renderlo ancora più di qualità.

I parametri analizzati con il test sono i seguenti:

  • residuo fisso acqua: ovvero la quantità di oligominerali e sali disciolti, che di solito vengono misurati a seguito dell’evaporazione ed essiccamento di un campione d’acqua alla temperatura di 180°.
  • conducibilità: si tratta della capacità del liquido di condurre corrente elettrica: più è alta e più sali si trovano disciolti in acqua. Secondo gli studi dell’ingegnere Louis Claude Vincent, quando il livello di conducibilità è alto, l’acqua non è idonea per il corpo umano.
  • durezza dell’acqua: viene calcolata in relazione alla presenza di magnesio e sali di calcio. Se le percentuali sono alte l’acqua è definita dura e porta con sé il rischio di creare incrostazioni di calcare che ne compromettono la qualità.

esempio di test dell'acqua di casa

Test dell’acqua potabile, come richiederlo

Affidarsi ad aziende italiane con esperienza nel settore è importante per ricevere un test dell’acqua potabile veritiero.

Attraverso un semplice modulo da compilare online è possibile richiedere la visita a domicilio di un esperto, in grado di effettuare un test dell’acqua e fornire tutte le informazioni sui parametri principali dell’acqua di casa.

In questo modo, sarà possibile scegliere la migliore soluzione per renderla leggera e salutare, come per esempio l’installazione di un purificatore a osmosi

Il residuo fisso nell’acqua e il suo corretto valore

Il residuo fisso acqua è un valore con cui vengono classificate le acque minerali e, in generale, quelle potabili. In sostanza si tratta della quantità di componenti solide perfettamente secche che restano all’interno di una capsula di platino dopo aver lasciato evaporare l’acqua alla temperatura di 180°C.

Questo parametro, espresso in milligrammi/litro, deve essere generalmente mantenuto basso: gli impianti di purificazione domestica consentono di tenerlo tra 20 e 50 mg/l, con possibile regolazione di salinità.

Residuo fisso, cos’è?

Il termine residuo fisso acqua deriva dall’inglese TDS ovvero Total Dissolved Solids e indica la quantità di solidi (oligoelementi e sali minerali) disciolti in acqua dolce.

Viene misurato per indici e aiuta a classificare le acque potabili identificando quelle ricche o meno di sali minerali.

Queste sono le principali:

  • Acqua solfata: solfati > 200 mg/l
  • Acqua clorurata: cloruro > 200 mg/l
  • Acqua calcica: calcio > 150 mg/l
  • Acqua magnesiaca: magnesio > 50 mg/l
  • Acqua fluorata: fluoro > 1 mg/l
  • Acqua ferruginosa: ferro bivalente > 1 mg/l
  • Acqua sodica: sodio > 200 mg/l
  • Acqua povera di sodio: sodio < 20 mg/l

Partendo dal residuo fisso acqua si identificano anche:

  • Acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso inferiore a 50 mg/l favorisce la diuresi
  • Acque oligominerali o leggermente mineralizzate: il residuo fisso inferiore o uguale a 500 mg/l fa sì che siano ideali per il consumo quotidiano
  • Acque mediominerali: il residuo fisso tra 500 e 1.500 mg/l le rende molto minerali
  • Acque ricche di sali minerali: il residuo fisso superiore a 1.500 mg/l viene consigliato dal medico in particolari casi a scopo curativo

acqua leggera di qualità

Qual è il residuo fisso consigliato

Il residuo fisso può causare problematiche a livello impiantistico: se l’indice è troppo alto potrebbero verificarsi incrostazioni oppure, a lungo andare, usura e corrosione delle tubazioni.

Per quanto riguarda la salute, il livello di residuo fisso deve essere tenuto sotto controllo poiché i suoi indici possono essere postivi o negativi in relazione allo stato di salute del singolo individuo.

Basso residuo fisso

Chi è affetto da ipertensione e predisposto alla formazione di calcoli renali, dovrà scegliere basso residuo fisso acqua per favorire la diuresi.

Le acque con residuo fisso basso e povere di sodio aiutano chi soffre di pressione bassa a mantenere un regime alimentare iposodico.

Anche le donne incinta giovano di un’acqua il cui valore di residuo fisso è compreso tra 150 e 250 mg/L per non rischiare di appesantire i reni.

Alto residuo fisso

Nei valori dell’acqua, un alto residuo fisso non è assolutamente lesivo del benessere, ma deve essere valutato con attenzione.

Un alto residuo fisso acqua è invece amico di chi fa molta attività sportiva poiché gli ingenti livelli di minerali sono ideali per recuperare tutte le sostanze perse in fase di allenamento.

L’acqua migliore da bere

Grazie ai depuratori domestici a osmosi inversa, i valori dell’acqua possono essere tenuti sotto controllo e il residuo fisso ridotto secondo parametri decisi direttamente dall’utilizzatore.

L’acqua leggera e salutare per bere e cucinare si ottiene grazie a delle membrane osmotiche che la separano dal 99,9% delle sostanze indesiderate.

Il trattamento può essere regolato per avere a disposizione una concentrazione di sali minerali personalizzata.

L’addolcitore domestico di Acqualife e le sue caratteristiche

L’addolcitore domestico è un dispositivo che permette di ridurre sensibilmente il calcare nell’acqua, tutelando la salute degli elettrodomestici e delle tubazioni di casa.

Grazie ad anni di ricerca e sviluppo Acqualife, azienda leader in Italia per le soluzioni di trattamento dell’acqua al punto d’uso, propone diversi prodotti anti-calcare.

Ecco quali sono e perché sono vantaggiosi.

La funzione dell’addolcitore domestico

L’addolcitore domestico consente di tenere sotto controllo e ridurre drasticamente la presenza di calcio e magnesio nell’acqua, sali minerali che accumulandosi danno vita al calcare.

Anche se esistono diversi modelli di addolcitore anticalcare, il loro principio di funzionamento è lo stesso: le differenze sono legate alla portata dell’acqua da trattare.

Al loro interno si trova una resina a scambio di ioni che permette di sostituire calcio e magnesio con sodio e potassio.

L’acqua dura, ad alta percentuale di calcare, passa infatti attraverso questa resina cationica che cattura gli ioni che formano il calcare e li converte, restituendo un’acqua addolcita.

eliminare il calcare

Addolcitore anticalcare, tutta la gamma di Acqualife

Compreso il funzionamento dell’addolcitore domestico, ecco una panoramica sui prodotti anticalcare di Acqualife.

  • Addolcitore acqua anticalcare 7 litri: è un modello estremamente pratico e compatto che migliora l’acqua sanitaria nei piccoli appartamenti.
  • Addolcitore anticalcare 10 litri: pensato per famiglie composte da 3/4 persone con medie esigenze di consumo.
  • Addolcitore acqua 15 litri: viene proposto a famiglie numerose o in situazioni per cui è richiesto un grande consumo di acqua.
  • Addolcitore anticalcare 25 litri: è ottimo nel caso in cui sia necessario addolcire grandi quantità di acqua.
  • Anticalcare elettronico: dispositivo di ultima generazione, consente di eliminare i depositi di calcare attraverso un filtro e una centralina, inviando impulsi elettrici che impediscono i sali minerali di aderire alla superficie di tubazioni ed elettrodomestici.

Tutte le problematiche del calcare nell’acqua

Alte percentuali di calcare nell’acqua possono creare danni irreversibili agli elettrodomestici.

Accumulandosi nelle tubature, attorno alle valvole oppure nelle serpentine di lavatrice e lavastoviglie, finiscono infatti per comprometterne il buon funzionamento.

Anche i piccoli elettrodomestici che impiegano l’acqua di casa possono essere danneggiati, come per esempio la macchina del caffè.

La stratificazione del calcare nelle tubazioni può ostruirle o creare perdite e va anche a intaccare le guarnizioni dei miscelatori e dei rubinetti di casa.

Inoltre, molto calcare nell’acqua forma delle fastidiose macchie bianche sulle superfici di bagno e cucina, sui sanitari e sulle stoviglie appena lavate.

Anche la caldaia può risentire della presenza massiccia di sali minerali nelle tubazioni, non riuscendo più a produrre acqua calda.

Infine, parlando dell’igiene personale, il calcare può rendere la pelle secca e sfibrare i capelli.

Ecco perché un addolcitore domestico consente di risparmiare sull’economia domestica, garantendo una vita più lunga agli elettrodomestici e ha un impatto positivo sul benessere di tutta la famiglia.

ridurre il calcare dagli elettrodomestici

Le cause del cambiamento climatico, quanto è responsabile l’umanità?

Le temperature medie stanno cambiando velocemente, provocando fenomeni meteorologici violenti, responsabili di numerosi danni in tutto il mondo.

La colpa è del riscaldamento globale, una problematica seria da affrontare nell’immediato attraverso soluzioni risolutive.

Ma quali sono le cause del cambiamento climatico e quanto sono determinate dall’azione degli esseri umani?

Che cos’è l’effetto serra

Con il termine effetto serra si intende un processo naturale al quale sono legate le temperature che si registrano sulla terra.

Il suo funzionamento è abbastanza semplice: nell’atmosfera si accumula una parte dell’energia termica che arriva dal sole, grazie alla presenza dei gas serra (di cui fanno parte CO2, ozono e metano).
Questo processo mitiga il clima terrestre poiché il calore assorbito dall’atmosfera viene rilasciato molto lentamente all’esterno, mantenendo temperature gradevoli e adatte alla vita.

Ovviamente, il buon funzionamento di questo fenomeno è strettamente legato alla quantità di gas serra che sono presenti nell’atmosfera.

Il riscaldamento globale che il pianeta sta sperimentando negli ultimi anni è il frutto di un vertiginoso aumento di queste sostanze gassose, che hanno compromesso il perfetto equilibrio del clima.

La conseguenza è una ridotta capacità di filtraggio dei raggi UV da parte dell’atmosfera, che crea il cosiddetto effetto serra, trattenendo troppo calore sul pianeta.

Responsabilità dell’uomo

L’aumento e l’intensificazione delle attività umane hanno inciso in maniera significativa sull’incremento dei gas serra presenti nell’atmosfera.

La prima causa è l’uso sempre più massiccio di combustibili fossili, come il petrolio, il carbone e i gas naturali, impiegati in larga scala a livello industriale, ma anche per il riscaldamento e altre attività che garantiscono un alto tenore di vita ai cittadini di tutto il mondo.

L’intensità dei trasporti, sia per uso turistico che commerciale, ha poi aumentato le emissioni di anidride carbonica, che non riesce a essere assorbita e trasformata in ossigeno come un tempo a causa della deforestazione e dell’inquinamento dei mari.

Le microplastiche disperse nell’ambiente, per esempio, quando esposte al sole per un lungo periodo rilasciano ingenti quantità di CO2.

È possibile quindi affermare che la gran parte degli sconvolgimenti climatici che sono avvenuti negli ultimi 150 anni, e in modo più intenso negli ultimi 60, sono imputabili in larghissima parte alle attività umane.

la responsabilità dell'uomo per il cambiamento climatico

Fattori naturali del cambiamento climatico

Ma non è solo colpa degli esseri umani, anche se ci stanno mettendo del loro per contribuire al fenomeno del riscaldamento globale.

Le cause del cambiamento climatico non solo legate unicamente alle attività produttive e di sfruttamento dei suoli, ma dipendono in parte da fattori naturali.

La differenza è che questi ultimi intervengono con tempi molto dilatati rispetto ai cambiamenti repentini che la rivoluzione industriale prima, e l’avvento della plastica dopo, hanno comportato.

Tra le cause del cambiamento climatico naturali troviamo quindi le attività vulcaniche, che con le loro eruzioni possono compromettere gli equilibri atmosferici.

Ci sono poi le modifiche all’orbita terrestre e i cambiamenti dell’attività solare, uniti alla composizione chimica atmosferica, che nel corso degli anni è soggetta a cambiamenti naturali.

La presenza e lo sviluppo di nuova vegetazione può altresì incidere sul fenomeno dell’effetto serra e quindi impattare sul riscaldamento globale.

Gesti concreti per rallentare questo processo

I governi stanno letteralmente correndo contro il tempo per eliminare le cause del cambiamento climatico dovute alle attività umane.

In Europa, per esempio, l’UE ha sottoscritto il Green Deal, un patto che dovrebbe azzerare del tutto le emissioni del continente entro il 2050, rendendolo di fatto il primo a non impattare sul riscaldamento globale.

Per rallentare l’effetto serra e i cambiamenti climatici è necessario ripensare molti cicli industriali in un’ottica di economia circolare, evitando il consumo spropositato di risorse naturali.

Ottimizzare la rete di trasporti rendendola più green ed efficiente potrà fare la differenza e permettere di ridurre sempre di più la dipendenza dai combustibili fossili, fonti energetiche non rinnovabili.

L’industria plastica, oggi responsabile di una grande fetta delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento di numerosi ecosistemi, dovrà ripensarsi in un’ottica più sostenibile.

Eliminando il consumo di bottigliette di plastica dalla quotidianità, per esempio, si risparmierebbero all’ambiente tonnellate di polimeri sintetici, oggi al primo posto tra le cause di inquinamento di oceani, corsi d’acqua e suoli.

Il riscaldamento globale è una realtà e, per contrastarlo e mantenere le condizioni terrestri vivibili, è necessario il contributo di tutti: dalle grandi aziende fino a ogni singolo cittadino del pianeta.

ridurre le cause per il cambiamento climatico

I valori dell’acqua potabile, conoscere cosa si beve è importante

Idratarsi è fondamentale per permettere all’organismo di funzionare nel modo corretto e mantenerlo in salute.

Ma non tutte le acque sono uguali e, per stare tranquilli e assicurarsi di utilizzarne una di qualità per bere e cucinare, è necessario conoscere i valori dell’acqua potabile.

Conducibilità, durezza, ph e residuo fisso sono i parametri da tenere sotto controllo. Ecco perché.

Quando l’acqua si definisce potabile

L’acqua del rubinetto è potabile, ma che cos’è che la rende tale? Questa definizione comprende un liquido trasparente, inodore e insapore privo di sostanze e batteri che potrebbero nuocere alla salute umana.

I valori dell’acqua potabile sono quindi degli indicatori della sua qualità e vengono tenuti costantemente sotto controllo per garantire ai cittadini la sicurezza della rete idrica pubblica.

Le più recenti normative indicano quali sono i parametri e le sostanze potenzialmente dannose, fissandone i limiti di concentrazione.

In particolare, la qualità dell’acqua destinata al consumo umano viene regolata dal Decreto Legislativo 31 del 2001, che recepisce la Direttiva 98/83/CE, presa in esame per tutte le acque adibite al consumo, all’utilizzo domestico e all’impiego nelle imprese del settore alimentare.

Quando si parla di “consumo umano”, il Ministero della Salute specifica che questo non è legato solo all’impiego per cucinare e bere, bensì si riferisce anche al contatto con il corpo umano che può avvenire, per esempio, durante le operazioni di igiene personale, influendo sulla salute dei soggetti più sensibili come i bambini, le persone affette da patologie e gli anziani.

Valori acqua potabile, le novità del 2023

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il 23 dicembre 2020 è stata pubblicata la nuova Direttiva UE 2020/2184 che ha sostituito la precedente 98/83/CE a partire dal 12 gennaio del 2023.

Il Ministero della Salute riporta i punti fondamentali di questo nuovo regolamento, mirato a tutelare in maniera ancora più efficiente la salute umana da eventuali contaminazioni delle acque destinare al consumo umano.

Tra le tante innovazioni c’è una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini, che possono avere accesso a informazioni sempre aggiornate sulle risorse idriche a loro disposizione.

Acqua controllata e per il consumo

Quali sono i valori di una buona acqua

I valori acqua potabile a cui si fa generalmente riferimento per determinare la qualità del liquido sono quattro:

    • Residuo fisso
    • Ph
    • Durezza
    • Conducibilità

Valori acqua potabile, il residuo fisso

Con il termine residuo fisso acqua viene indicato l’indice TDS (total dissolved solids) ovvero la quantità di solidi disciolti misurata dopo aver fatto evaporare dell’acqua filtrata in un contenitore di platino tarato. Si misura in mg/l e consente di classificare le acque potabili.

In base al residuo fisso l’acqua può essere:

  • Minimamente mineralizzata (<50 mg/l). Si tratta di un’acqua estremamente leggera, con una bassissima percentuale di sali minerali, consigliata per chi soffre di ipertensione ed è soggetto allo sviluppo di calcoli renali.
  • Leggermente mineralizzata (<500 mg/l). Grazie alle basse percentuali di sodio, è in grado di stimolare la diuresi e prevenire calcolosi e ipertensione.
  • Mediamente minerale (<1000 mg/l). Con la sua buona percentuale di sali minerali è perfetta per reintegrare quelli che si perdono con la sudorazione ed è quindi adatta agli sportivi.
  • Ricca di sali minerali (>1.000 mg/l). La sua assunzione viene spesso consigliata da medici e nutrizionisti per l’alta presenza di sali minerali.Il residuo fisso è un importante parametro da conoscere e controllare poiché, i sali disciolti nell’acqua, possono essere assorbiti dall’organismoazione dell’acqua al punto d’uso, come Acqualife.

Qual è il ph migliore per l’acqua da bere

Con la sigla ph viene indicato il grado di alcalinità o di acidità dell’acqua, espresso con valori numerici che vanno da 0 (acido) a 14 (basico).

Nel mezzo di questa scala, al valore 7 corrisponde la neutralità dell’acqua.

Il ph dell’acqua potabile, dunque, deve essere compreso tra 6,5 e 8 e permette di preservare l’alcalinità, prevenendo situazioni di disagio e insorgenza di patologie dovute al consumo di un liquido troppo acido.

I valori del PH

Durezza dell’acqua

Il contenuto di sali alcalini come calcio e magnesio determina la durezza dell’acqua. Questo parametro si calcola con l’unità di misura dei gradi francesi e definisce:

  • Acqua molto dolce (0-4)
  • Acqua dolce (4-8)
  • Acqua di media durezza (8-12)
  • Acqua discretamente dura (12-18)
  • Acqua dura (18-30)
  • Acqua molto dura (>30)

In presenza di acqua troppo dura si interviene con addolcitori poiché, a lungo andare, il suo consumo potrebbe portare all’insorgenza di disturbi.

Valori acqua potabile, la conducibilità

Tra i parametri che indicano se l’acqua del rubinetto è potabile e di qualità c’è infine la conducibilità ovvero la capacità del liquido di condurre corrente.

Questo valore viene misurato in micro Siemens per centimetro ed è strettamente correlato alla quantità di sali presenti nell’acqua.

Tanto più questi saranno numerosi, tanto il valore di conducibilità sarà maggiore.

Il Ministero della Salute Italiana fissa come parametro limite quello di 2500 µS/cm per poter definire un’acqua potabile.

Conoscere la qualità dell’acqua di casa

Anche se non tutti i valori sopra indicati possono essere conosciuti senza effettuare analisi approfondite sull’acqua di casa, un test gratuito dell’acqua può già fornire un buon quadro sulla qualità del liquido che scorre dal rubinetto.

Per effettuarlo, è possibile rivolgersi ad aziende che operano nel settore della depurazione dell’acqua al punto d’uso, come Ecogenia.

Gli addolcitori acqua domestici, come eliminare il calcare

Fastidiose macchie bianche su piastrelle e bicchieri appena lavati in lavastoviglie sono il segno evidente che in casa c’è un problema con il calcare.

Alte percentuali di ioni di calcio e magnesio rendono infatti l’acqua domestica molto dura, causando accumuli di questo sedimento nelle tubazioni e all’interno degli elettrodomestici.

Eliminare il calcare con addolcitori acqua domestici è quindi fondamentale per mantenere in salute i dispositivi per la pulizia personale e della casa.

Che cos’è il calcare

Oltre a definire una roccia sedimentaria, con il termine calcare si identificano le tipiche incrostazioni bianche che, in presenza di acqua dura, si ritrovano su elettrodomestici e caldaie.

Quando l’acqua che sgorga dal rubinetto di casa ha intrapreso un percorso attraverso suoli con alte concentrazioni di calcio e magnesio, questa potrebbe portare con sé numerosi residui.

Nel caso di acqua dolce, avrà pochissime tracce di calcare, mentre quella detta dura, al contrario, risulterà particolarmente calcarea.

Per sapere come classificare l’acqua di casa è quindi necessario conoscere i livelli di ioni di magnesio e di calcio che, precipitando per variazioni di temperatura, formano dei fastidiosi sedimenti bianchi.

Misurata in gradi francesi, la classificazione segue i seguenti parametri:

  • Molto dolce fino a 4°f
  • Dolce da 4°f a 8°f
  • Mediamente dura da 8°f a 12°f
  • Discretamente dura da 12°f a 18°f
  • Dura da 18°f a 30°f
  • Molto dura oltre 30°f

Addolcitori acqua domestici, che cosa sono

Come si intuisce dal loro nome, gli addolcitori per la casa agiscono direttamente sull’acqua potabile che scorre dal rubinetto, rendendola dolce.

Eliminando le cariche di calcio e magnesio in eccesso, i dispositivi impediscono ai residui di calcare e ad altri sali minerali di accumularsi nelle tubazioni.

Questi sedimenti infatti, a lungo andare, otturano le serpentine degli elettrodomestici e formano delle vere e proprie incrostazioni che rallentano il normale flusso dell’acqua.

Il tutto si traduce in maggiori consumi energetici e nell’accorciamento della vita utile dell’elettrodomestico.

il calcare in casa in cosa comporta

I vantaggi degli addolcitori per la casa

Gli addolcitori acqua domestici rappresentano quindi dei dispositivi con innumerevoli vantaggi per le famiglie.

Se da un lato migliorano la manutenzione ordinaria degli elettrodomestici e della caldaia, dall’altro consentono di godere di un’acqua dolce che non rovina stoviglie e bucato.

Salvaguardano anche la vita del ferro da stiro, delle macchine del caffè e di tutti quei dispositivi che, per funzionare, vengono alimentati dall’acqua del rubinetto.

I vantaggi più evidenti dopo l’installazione degli addolcitori per la casa sono:

  • risparmio fino al 50% sui costi dell’energia legati al funzionamento degli elettrodomestici
  • riduzione del rischio di riparazioni e interventi di manutenzione straordinaria per gli apparecchi elettronici per la pulizia della casa
  • eliminazione di macchie antiestetiche in bagno e in cucina
  • bucato morbido e brillante
  • stoviglie pulite al riparo da macchie bianche e incrostazioni
  • miglioramento dell’igiene personale con un’acqua dolce priva di residui calcarei

Basta ai segni del calcare

Come togliere il calcare con gli addolcitori acqua domestici

Per provare i benefici degli addolcitori acqua domestici è sufficiente richiedere la visita di un esperto per effettuare un test gratuito dell’acqua di casa.

Dopodiché, per eliminare il calcare, verrà installato un dispositivo compatto, disponibile in diversi formati, a seconda dei consumi d’acqua della famiglia.

Esistono diverse tipologie di addolcitori per la casa che eliminano calcio e magnesio grazie a una resina a scambio di ioni, che li sostituisce con sodio e potassio.

In breve, l’acqua dura passa attraverso questa resina detta “cationica”, convertendo i sali di magnesio e di calcio in altri minerali che non vanno a creare sedimenti e incrostazioni.

Il risultato è un liquido addolcito, perfetto per scorrere nelle tubazioni domestiche e alimentare gli elettrodomestici senza danneggiarli nel lungo periodo.

Eliminare il calcare scegliendo i migliori dispositivi

Per assicurarsi l’installazione dei migliori addolcitori acqua domestici sul mercato, è sufficiente affidarsi ad aziende come Ecogenia, che operano da anni nel settore del trattamento e affinamento delle acque al punto d’uso e sistemi di addolcimento.

La presenza di personale formato e specializzato e i programmi di manutenzione ordinaria degli apparecchi, consentono di non doversi più preoccupare di eliminare il cacare, godendosi i benefici di un’acqua dolce per la casa.