il cambiamento climatico

Le cause del cambiamento climatico, quanto è responsabile l’umanità?

Le temperature medie stanno cambiando velocemente, provocando fenomeni meteorologici violenti, responsabili di numerosi danni in tutto il mondo.

La colpa è del riscaldamento globale, una problematica seria da affrontare nell’immediato attraverso soluzioni risolutive.

Ma quali sono le cause del cambiamento climatico e quanto sono determinate dall’azione degli esseri umani?

Che cos’è l’effetto serra

Con il termine effetto serra si intende un processo naturale al quale sono legate le temperature che si registrano sulla terra.

Il suo funzionamento è abbastanza semplice: nell’atmosfera si accumula una parte dell’energia termica che arriva dal sole, grazie alla presenza dei gas serra (di cui fanno parte CO2, ozono e metano).
Questo processo mitiga il clima terrestre poiché il calore assorbito dall’atmosfera viene rilasciato molto lentamente all’esterno, mantenendo temperature gradevoli e adatte alla vita.

Ovviamente, il buon funzionamento di questo fenomeno è strettamente legato alla quantità di gas serra che sono presenti nell’atmosfera.

Il riscaldamento globale che il pianeta sta sperimentando negli ultimi anni è il frutto di un vertiginoso aumento di queste sostanze gassose, che hanno compromesso il perfetto equilibrio del clima.

La conseguenza è una ridotta capacità di filtraggio dei raggi UV da parte dell’atmosfera, che crea il cosiddetto effetto serra, trattenendo troppo calore sul pianeta.

Responsabilità dell’uomo

L’aumento e l’intensificazione delle attività umane hanno inciso in maniera significativa sull’incremento dei gas serra presenti nell’atmosfera.

La prima causa è l’uso sempre più massiccio di combustibili fossili, come il petrolio, il carbone e i gas naturali, impiegati in larga scala a livello industriale, ma anche per il riscaldamento e altre attività che garantiscono un alto tenore di vita ai cittadini di tutto il mondo.

L’intensità dei trasporti, sia per uso turistico che commerciale, ha poi aumentato le emissioni di anidride carbonica, che non riesce a essere assorbita e trasformata in ossigeno come un tempo a causa della deforestazione e dell’inquinamento dei mari.

Le microplastiche disperse nell’ambiente, per esempio, quando esposte al sole per un lungo periodo rilasciano ingenti quantità di CO2.

È possibile quindi affermare che la gran parte degli sconvolgimenti climatici che sono avvenuti negli ultimi 150 anni, e in modo più intenso negli ultimi 60, sono imputabili in larghissima parte alle attività umane.

la responsabilità dell'uomo per il cambiamento climatico

Fattori naturali del cambiamento climatico

Ma non è solo colpa degli esseri umani, anche se ci stanno mettendo del loro per contribuire al fenomeno del riscaldamento globale.

Le cause del cambiamento climatico non solo legate unicamente alle attività produttive e di sfruttamento dei suoli, ma dipendono in parte da fattori naturali.

La differenza è che questi ultimi intervengono con tempi molto dilatati rispetto ai cambiamenti repentini che la rivoluzione industriale prima, e l’avvento della plastica dopo, hanno comportato.

Tra le cause del cambiamento climatico naturali troviamo quindi le attività vulcaniche, che con le loro eruzioni possono compromettere gli equilibri atmosferici.

Ci sono poi le modifiche all’orbita terrestre e i cambiamenti dell’attività solare, uniti alla composizione chimica atmosferica, che nel corso degli anni è soggetta a cambiamenti naturali.

La presenza e lo sviluppo di nuova vegetazione può altresì incidere sul fenomeno dell’effetto serra e quindi impattare sul riscaldamento globale.

Gesti concreti per rallentare questo processo

I governi stanno letteralmente correndo contro il tempo per eliminare le cause del cambiamento climatico dovute alle attività umane.

In Europa, per esempio, l’UE ha sottoscritto il Green Deal, un patto che dovrebbe azzerare del tutto le emissioni del continente entro il 2050, rendendolo di fatto il primo a non impattare sul riscaldamento globale.

Per rallentare l’effetto serra e i cambiamenti climatici è necessario ripensare molti cicli industriali in un’ottica di economia circolare, evitando il consumo spropositato di risorse naturali.

Ottimizzare la rete di trasporti rendendola più green ed efficiente potrà fare la differenza e permettere di ridurre sempre di più la dipendenza dai combustibili fossili, fonti energetiche non rinnovabili.

L’industria plastica, oggi responsabile di una grande fetta delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento di numerosi ecosistemi, dovrà ripensarsi in un’ottica più sostenibile.

Eliminando il consumo di bottigliette di plastica dalla quotidianità, per esempio, si risparmierebbero all’ambiente tonnellate di polimeri sintetici, oggi al primo posto tra le cause di inquinamento di oceani, corsi d’acqua e suoli.

Il riscaldamento globale è una realtà e, per contrastarlo e mantenere le condizioni terrestri vivibili, è necessario il contributo di tutti: dalle grandi aziende fino a ogni singolo cittadino del pianeta.

ridurre le cause per il cambiamento climatico